Perché le pratiche edilizie?
Ferma restando la più controllata attività edilizia evidente: nuove costruzioni e modifiche dei prospetti; resta la mentalità di risparmiare le spese di pratica edilizia per le
modifiche interne.
Tendenzialmente il ragionamento è: “devo pagare un tecnico e dopo che l’ho pagato quello mi dice pure quello che devo o non devo fare a casa mia”
Risultato:
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devo vendere, l’acquirente e o la banca erogante il mutuo richiede la regolarità edilizia, si è in presenza di opere non autorizzate, sono obbligato a ricorrere alle "non
sempre scontate" e sempre costose sanatorie edilizie. Il "non sempre scontato" è riferito al fatto che per avere la sanatoria alla fine di tutto
il processo, comunque devo fare a casa mia quello che dice il tecnico o più precisamente la legge! e questo a volte vuol dire demolire e rifare cose già fatte e
pagate, ripagandole
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l’inquilino a cui serve la Dichiarazione di Idoneità Abitativa mi richiede conformità degli impianti, locali rispettosi della normativa igienico sanitaria ed eventuali
opere di adeguamento normativo per i locali locati se non rispettosi di quanto previsto dalla legge o in alternativa se ne va. Alla fine o perdo l'affitto o spesso
rifo cose già fondamentalmente fatte e pagate, ripagandole
A conti fatti siamo certi che conviene la strada fai da te?